Villa in Trentino

Committente: privato
Località: Trentino Alto Adige – Italia
Incarico di: interior design (Arch. Moscatelli Ivan)
Fase d’intervento: realizzato

(fotografie di ©Pierpaolo De Angelis)

Ai piedi del Gruppo del Brenta, nell’incantevole scenario di una delle più belle località montane è situata una casa da sogno.
E’ il risultato della fusione di due diversi linguaggi architettonici: quello dell’immagine esterna da una parte e quello dei suoi interni dall’altra. Nella definizione dell’architettura interna prevale una ricerca di tipo emotivo. I materiali si slegano dai vincoli di provenienza locale e dai limiti di impiego che per natura avrebbero: le boiserie sono minimali, rivestono con continuità le pareti, dissimulando porte e armadiature. Le tavole arrivano a flettersi seguendo traiettorie curvilinee guidando lo sguardo del visitatore con continuità attraverso ambienti diversi. Il continuum spaziale tra ingresso, soggiorno e wellness consente alla vista di godere di un’ampia profondità di campo, effetto accentuato dall’uso del colore. La luce naturale diviene protagonista anche in ambienti nascosti come l’area wellness: ampie vetrate si affacciano su pareti di roccia lasciando filtrare un seducente gioco di luci e ombre ma, conservando l’intimità che questo luogo richiede. Il dialogo tra modernità e tradizione è intrinseco anche nella tecnica costruttiva dell’opera stessa e nel livello di confort. Ogni dettaglio è stato definito attraverso un’attenta progettazione, in seguito concretizzata da falegnami, marmisti e fabbri che oggi abbinano alla tradizionale abile manualità e l’uso di una strumentazione tecnologica avanzata.

Risanamento conservativo

Committente: privato
Località: provincia di Como e Varese – Italia
Incarico di: progettazione architettonica e direzione lavori
Fase d’intervento: realizzato

Gli Interventi riguardano il risanamento conservativo di palazzine plurifamiliari e rustici in alcune località della provincia di Como e Varese e la realizzazione di nuove unità abitative, riqualificando il fabbricato e le corti che non sono state – sostanzialmente – modificate nella struttura, nell’aspetto e nella funzionalità ma a cui sono stati apportati i cambiamenti necessari ai soli fini di garantire la sicurezza strutturale e la qualità della vita adeguata ai canoni abitativi odierni.
Per tutti gli interventi di risanamento conservativo si è partiti da un’attenta analisi preliminare relative al fabbricato, da cui si rilevano input progettuali che costituiscono i punti fermi sui quali definire la composizione degli spazi, dei volumi, i rapporti vuoti/pieni, le distribuzioni interne.
L’analisi preliminare che porta alla definizione degli interventi può essere riassunta nelle seguenti fasi:
ANALISI STORICA – Si tratta innanzitutto di comprendere le motivazioni che hanno originato l’edificio, così da poter valutare storicamente quali siano le partizioni spaziali e volumetriche, le loro caratteristiche e gli elementi compositivi e decorativi che ne distinguevano l’uso e l’estetica, rilevando le tracce che sono state in seguito coperte negli anni e valutando quante di queste possono e/o devono essere recuperate ed eventualmente rivalorizzate.
ANALISI COMPOSITIVA – è finalizzata alla comprensione del volume architettonico, di come questo sia derivato dagli spazi interni e caratterizzato esprimendo la funzionalità di questi.
ANALISI DISTRIBUTIVA – riguarda la fruibilità degli spazi, la possibilità originaria di spostarsi da un ambiente all’altro e le esigenze che motivavano la creazione di passaggi interno/esterno ed interno/interno.
ANALISI STRUTTURALE il recupero conservativo dell’edificio impone il mantenimento degli elementi strutturali principali.

Ristorante sul Lago di Porlezza

Committente: privato
Località: Lago di Porlezza – Italia
Incarico di: progettazione architettonica e direzione dei lavori
Fase di intervento: realizzato

Il ristorante occupa un’ampia ala di un residence in prossimità della sponda lacustre. Le grandi vetrate principalmente rivolte al lago consentono di accedere alla zona di servizio esterna disposta lungo la piscina. Internamente sono state ricavate le zone di servizio, cucina e dispensa verso l’ingresso del residence lasciando un unico grande ambiente a “L” per la ristorazione. Unica separazione virtuale è data dal passaggio d’ingresso, centrato sul bancone bar e marcato sia a pavimento che a plafone da tonalità di colore diverse.

Steak house a Varese

Committente: privato
Località: Uboldo (VA) – Italia
Incarico di: progettazione architettonica
Fase d’intervento: work in progress

Il progetto prevede un’originale idea di riqualificazione di un manufatto industriale – ex deposito/officina meccanica – localizzato in aperta campagna, nella logica di conservazione e riutilizzazione del patrimonio edilizio esistente anche nei confronti di un manufatto industriale, si è voluto conservare appieno l’identità, nonostante le nuove forme si inseriscono nell’involucro, tutelando l’immagine e depurando l’area dei fabbricati accessori – di nessun pregio architettonico – nel rispetto della previsione di realizzare in futuro un parco intercomunale, che circonda tutta l’area di intervento.
La composizione architettonica è stata quindi mirata a consentire la massima compenetrazione di spazi interni e spazi esterni: le ampie vetrate apribili direttamente sul prato, la continuità dell’area di ristorazione coperta con quella scoperta.
Esternamente due pareti abbracciano il patio e costituiscono un segnale d’ingresso alla struttura, avvolgendosi in una traiettoria a spirale che conduce fino all’interno del ristorante, dove altre geometrie movimentano lo spazio tipicamente statico dell’ex capannone.
La scelta dei materiali è diretta a valorizzare soluzioni semplici ed economiche coerenti con la logica del riuso fino ad ora impostata: i percorsi pedonali esterni saranno realizzati utilizzando le dismesse traversine delle rotaie ferroviarie, le pareti interne lasceranno “a vista” i pannelli tipo eraclit (i quali già recuperano le fibre di legno da scarti di lavorazione) impiegati per il loro potere termo-fonoassorbente. Internamente oltre agli spazi accessori (deposito, bagni, ecc.) è stata ricavata la sala di servizio del ristorante su due livelli, sfruttando così la notevole altezza del capannone. Il primo piano è un soppalco con struttura in ferro e legno a vista.

Plesso scolastico a Paullo

Località: Paullo (MI) – Italia
Progetto di: arch. Angelo Lonati
Incarico di: direzione dei lavori (arch. Ivan Moscatelli)
Fase d’intervento: realizzato

Il plesso scolastico di Paullo, progettato dall’Arch. Angelo Lonati, è diviso in due lotti funzionali: il più consistente (esclusa quindi la scuola elementare) comprende le scuole medie inferiori (18 aule per ospitare fino a 450 alunni), la palestra, la mensa e la palestrina-auditorium ed è stato eseguito con la direzione dei lavori di Ivan Moscatelli.

Ville sul Lago di Lugano – esterni

Committente: privato
Località: Lago di Lugano – Svizzera
Incarico di: progettazione architettonica
Fase d’intervento: realizzato

(fotografie di ©Pierpaolo De Angelis)

Il complesso abitativo è situato in Svizzera nelle vicinanze della città di Lugano. Il contesto in cui si inserisce è quello di un’area di particolare pregio naturalistico e paesaggistico, caratterizzato dalla presenza di un parco e da elementi architettonici di interesse storico. L’edificio sorge su un declivio della sponda lacustre ed è caratterizzato da un’incantevole vista sul lago, sulle montagne che lo coronano e sulla città di Lugano.
Il progetto risponde all’esigenza del committente di una residenza per tre nuclei familiari distinti. Le idee progettuali sono: creare – con giochi di volumi e rotazioni dei blocchi architettonici – zone di fruizione privata e zone di fruizione comune: spazi della convivialità del relax e dello svago collettivo. Ottenere il minimo impatto visivo dal lago, per rispettare e valorizzare le tratte panoramiche che caratterizzano il luogo, utilizzando materiali del luogo. E l’integrazione alla morfologia del terreno – caratterizzato da una forte pendenza – disponendo il complesso residenziale su cinque livelli.
In questo progetto il concetto di interno ed esterni si perde grazie alla gestione dei diversi volumi che contraddistinguono le ville e gli spazi di utilizzo comune: i volumi fuoriescono e compenetrano la montagna, in un gioco armonioso di presenza volumetrica e vuoti architettonici.

Residence vicino al Lago d’Iseo

Committente: privato
Località: Costa Volpino (BG) – Italia
Incarico di: progettazione architettonica
Fase d’intervento: work in progress

L’intervento affronta il tema della progettazione di un complesso residenziale in collina. La logica scelta per questo intervento è quella di ottenere un basso impatto visivo con il paesaggio circostante e di creare una sezione dell’edificio che si disponga su una linea diagonale anziché verticale, adattandosi così al naturale declivio del terreno. Un’architettura semplice che bene si inserisce nel paesaggio – alla particolare morfologia del territorio – che ha indotto una scelta progettuale inconsueta di avere un accesso carraio dall’alto, con area a parcheggio privato sul tetto del fabbricato.
La morfologia del terreno, con pendenze molto decise, ha spinto la realizzazione di opere di contenimento e la formazione di terrazzamenti per poter meglio sfruttare l’area circostante l’edificio. Il risultato, che bene si intuisce nello schema assonometrico, ha consentito quindi di “stendere” la costruzione sul pendio evitando il più possibile il drastico impatto dei muri di contenimento.
La sua posizione sul terreno è stata fatta slittare il più possibile a monte, così da permettere un facile accesso carraio e un’ottimale vista panoramica sulla valle e il lago, il raggiungimento di questo obiettivo viene ulteriormente favorito dalla rotazione della pianta così da consentire l’apertura di vetrate e la proiezione di ampie terrazze.
Il fabbricato è disposto su tre livelli, al primo – livello zero – si trovano le aree di manovra e i parcheggi di pertinenza del residence e il corpo scala-ascensore in vetro e acciaio per l’accesso agli appartamenti dei piani inferiori. Ai livelli – meno uno – e – meno due – si trovano gli appartamenti.